Istituita con una specifica risoluzione ONU il 20 dicembre del 2017, la Giornata Mondiale delle Api nasce con l’obbiettivo di accendere i riflettori sull’importanza del ruolo svolto dalle api e, in generale, da tutti gli impollinatori presenti sul nostro Pianeta, nella conservazione e riproduzione degli ecosistemi, degli habitat, delle produzioni agricole ad uso umano e quindi della sopravvivenza di centinaia di milioni di persone sparse su tutto il globo.
Cittadini, istituzioni, media e decisori politici sono chiamati a sostenere l’iniziativa che viene celebrata il 20 maggio di ogni anno. Ma perché proprio in questa data?
La prima a proporla è stata la Slovenia. Il 20 maggio, infatti, coincide con la data di nascita di Anton Janša(1734-1773), apicoltore sloveno e una delle maggiori autorità in materia di api tanto che, Maria Teresa d’Austria, lo nominò insegnante permanente di apicoltura presso la nuova Scuola di Apicoltura di Vienna.
Dopo la sua morte, l’imperatrice emanò un editto in cui obbligava tutti gli apicoltori a seguire le indicazioni contenute nelle opere di Janša: il “Trattato sulla sciamatura delle api” nel 1771 ed il “Manuale completo di apicoltura”, uscito postumo nel 1775. Un vero e proprio pioniere! Ma Jansa era anche un pittore e contribuì a lanciare la tradizione di decorare i pannelli degli alveari, una particolarità dell’apicoltura slovena che fa parte del patrimonio del paese e rappresenta una vera e propria espressione di arte popolare. I più antichi sono di carattere religioso, mentre quelli più recenti rappresentano eventi storici e scene di vita quotidiana.
C’è anche un altro motivo per cui a maggio festeggiamo gli impollinatori a strisce: durante questo mese l’emisfero settentrionale vede un notevole sviluppo di api, mentre, nell’emisfero sud, inizia l’autunno, il periodo perfetto per raccogliere i prodotti dell’alveare e aprire le danze alla stagione del miele. Nulla è lasciato al caso!