Struffoli con miele millefiori

Si dice struffoli, si legge miele millefiori. Gli struffoli sono tra i dolci più caratteristici della Campania ed hanno come ingrediente principale proprio il miele millefiori, dalla cui qualità dipende la riuscita dell’intera ricetta. Per questa proposta, Pasquale Alberico, I sapori del mediterraneo, ha utilizzato un’eccellenza del patrimonio apistico italiano: il miele dell’Apiario di comunità di Castel del Giudice (IS), uno tra i più tipici borghi delll’Appennino centrale. Castel del Giudice, infatti, si trova nell’Alto Molise, al confine con l’Abruzzo, a circa 800 metri di altitudine, e rappresenta il simbolo di un territorio che vuole resistere allo spopolamento, trovando nel ritorno alla terra, nella tutela dell’ambiente, nella partecipazione condivisa e nel turismo sostenibile le sue innate vocazioni.

Ingredienti

  • 500 gr di Farina “00”
  • 3 cucchiai di zucchero
  • 3 cucchiai di sugna
  • 5 uova
  • 5 cucchiai di anice 
  • un pizzico di sale 
  • la scorza di un limone grattugiato
  • Per condire 
  • 500gr di Miele dell’Apiario di comunità
  • 3 cucchiai di zucchero
  • Olio per friggere 
  • Cedro 
  • Limone tagliato sottile
  • Diavolilli (confettini colorati, zuccherini)

Procedimento

Preparare la farina “a fontana” sulla spianatoia ed unire per prime le uova, quindi tutti gli ingredienti. Amalgamare e lavorare bene la pasta, quindi lasciarla riposare per un paio d’ore. Staccare un pezzo per volta e stendere l’impasto su un piano infarinato, formando dei cilindretti della grandezza di un maccherone (“tipo penne”), tagliare poi in dadi poco più grandi di un cecio. 

In una padella alta, mettere a scaldare l’olio e friggere gli struffoli a fuoco moderato, rigirandoli spesso con una schiumarola fino a doratura. Adagiare gli struffoli cotti su di una carta assorbente.

In una seconda pentola alta, riscaldare il miele e lo zucchero fino alla bollitura, quindi spegnere il fuoco. Versare il miele sugli struffoli, precedentemente adagiati su un bel piatto da portata, insieme al cedro candito, cercando di dar loro la forma di una corona, utilizzando un cucchiaio in legno e/o le mani bagnate. Cospargere a volontà gli struffoli con i diavolilli.

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Terrantiga

CHI SIAMO

Terrantiga, espressione della biodiversità sarda, dove alle fioriture spontanee di erica arborea, lavandula, asfodelo, cisto si alternano il rosmarino, l’eucalipto, la malva, il trifoglio, il cardo selvatico, è l’unico collettivo di apicoltori esistente in Sardegna. Una tradizione secolare tramandata di generazione in generazione che si traduce in un modello di apicoltura sostenibile, naturale ed etica: un’azienda che fa del biologico un suo pilastro e che fonda le sue attività su concetti quali benessere delle api, qualità della produzione, salvaguardia ambientale.

L’O.P. Terrantiga aderisce a Miele in Cooperativa e al Consorzio a tutela Alveare Italia.

I NOSTRI CANALI

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A San Sperate, a circa 20 km da Cagliari: un Paese Museo con origini antichissime, famoso per i suoi murales e per le incredibili produzioni della terra (come le pesche), le creazioni artigianali e le eccellenze enogastronomiche tipiche. Qui, Terrantiga alleva api locali che, grazie ad un’attenta pratica nomade e al rispettoso presidio del territorio, garantiscono l’impollinazione e la ripopolazione di aree povere di impollinatori, bottinando il nettare tra la rigogliosa macchia mediterranea e le aree costiere di Teulada e Domus de Maria, nell’altopiano di Campeda e sulle montagne Montiferro e Groceano, passando per le pianure fiorite del campidano.

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