Ricotta di bufala con salsa alle nocciole e miele di asfodelo

La massima valorizzazione di un miele la si ottiene quando, abbinandolo agli alimenti, questo non subisce una trasformazione termica. L’utilizzo della ricotta di bufala è un ottimo test: grazie al suo gusto intenso, fresco e delicatamente dolce, esalta in modo forte i mieli monoflorali, lasciando al palato un retrogusto che identifica l’intensità e le caratteristiche dell’aroma.

Per questa ricetta Pasquale Alberico, autore del blog I Sapori del Mediterraneo, ha utilizzato il miele biologico Asfodelo di Terrantiga, l’unica organizzazione di produttori del settore apistico della Sardegna con una tradizione secolare. Tra l’abbinamento ricotta di bufala e miele di Asfodelo, lo chef ha inserito una nota di sapidità grazie all’utilizzo della salsa nocciolese tipica di Palma Campania, delle scorzette di limone e del pepe rosa.  

Ingredienti

  • 6 ricottine di bufala di 50 g cadauno
  • 20 nocciole non tostate
  • 2 filetti di acciughe
  • 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 6 cucchiaini di miele biologico Asfodelo Terrantiga
  • Scorza di limoni biologici
  • Pepe rosa q.b. (facoltativo)

Procedimento

Tagliare finemente a scaglie le nocciole non tostate, utilizzando un coltellino.

Scaldare l’olio in una padella a fuoco lento e aggiungere i filetti di acciughe. Una volta sciolte le acciughe, aggiungere le nocciole, farle tostare per 2-3 minuti e lasciarle quindi raffreddare.

Capovolgere le ricotte in un piattino o in un contenitore di bambù per finger food, così da estrarre il formaggio in modo uniforme. A questo punto, completare con la salsa alle nocciole, le scorzette di limone, il pepe rosa e il miele biologico di asfodelo.

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Terrantiga

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Terrantiga, espressione della biodiversità sarda, dove alle fioriture spontanee di erica arborea, lavandula, asfodelo, cisto si alternano il rosmarino, l’eucalipto, la malva, il trifoglio, il cardo selvatico, è l’unico collettivo di apicoltori esistente in Sardegna. Una tradizione secolare tramandata di generazione in generazione che si traduce in un modello di apicoltura sostenibile, naturale ed etica: un’azienda che fa del biologico un suo pilastro e che fonda le sue attività su concetti quali benessere delle api, qualità della produzione, salvaguardia ambientale.

L’O.P. Terrantiga aderisce a Miele in Cooperativa e al Consorzio a tutela Alveare Italia.

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A San Sperate, a circa 20 km da Cagliari: un Paese Museo con origini antichissime, famoso per i suoi murales e per le incredibili produzioni della terra (come le pesche), le creazioni artigianali e le eccellenze enogastronomiche tipiche. Qui, Terrantiga alleva api locali che, grazie ad un’attenta pratica nomade e al rispettoso presidio del territorio, garantiscono l’impollinazione e la ripopolazione di aree povere di impollinatori, bottinando il nettare tra la rigogliosa macchia mediterranea e le aree costiere di Teulada e Domus de Maria, nell’altopiano di Campeda e sulle montagne Montiferro e Groceano, passando per le pianure fiorite del campidano.

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