Una volta depositato dalle api all’interno dei favi, il miele impiega circa 36 giorni a raggiungere la piena maturazione. Una volta ultimato questo processo naturale, l’intervento dell’uomo si rivela fondamentale per rendere disponibile e fruibile questo prodotto eccezionale.
La lavorazione del miele è composta da diversi procedimenti sequenziali che servono ad estrarre il miele dai favi:
- Asportazione dei melari:i melari contengono i favi in cui le api accumulano il miele prodotto; al momento opportuno, vengono estratti dall’arnia per essere portati in laboratorio, dove avviene l’estrazione del miele.
- Stoccaggio dei melari:i melari vengono accatastati per controllare il grado di umidità del miele con un particolare tipo di rifrattometro chiamato mielometro; se il miele risulta troppo umido è necessario procedere alla fase di deumidificazione.
- Disopercolatura: è il processo di eliminazione dei tappi di cera dalle cellette con un’apposita forchetta o coltello, oppure attraverso un procedimento meccanizzato, per facilitare la fuoriuscita del miele immagazzinato.
- Smielatura: i telai vengono quindi posti nello smielatore che, grazie alla forza centrifuga, fa fuoriuscire il miele, poi convogliato nei maturatori.
- Filtraggio: quando il miele viene versato nei maturatori, passa attraverso dei filtri che raccolgono i residui di cera, i resti delle api e qualsiasi altro materiale accidentalmente finito nel miele.
- Decantazione del miele: nel decantatore vengono a galla le piccole impurità residue (cera) e l’aria inglobata nella fase di smelatura, sotto forma di bollicine che formano la schiuma. Sul fondo si depositeranno le impurità più pesanti.
- Invasettamento: terminata la decantazione, il miele può essere invasettato (per la vendita al dettaglio) o versato in latte o fusti (per la vendita all’ingrosso).
Un lavoro delicato, che ha bisogno di dedizione, tempo, passione
