“Un cucchiaino al giorno…”: miele e rigenerazione cutanea

Come è noto, la nostra pelle è uno dei primi organi a mostrare i segni del tempo che passa… ed il miele è un ingrediente naturale utile a contrastarne l’invecchiamento, nutrendola e proteggendola in maniera naturale. 

Anche per la pelle, i radicali liberi sono dannosi: sottoprodotto naturale del nostro processo metabolico, i ROS vengono rilasciati anche in seguito all’esposizione al sole e alle tossine ambientali. 

Sono una delle principali cause di invecchiamento precoce perché distruggono il collagene, il supporto strutturale della pelle. I livelli di collagene cominciano a diminuire gradualmente anche con l’età. Il miele, tramite gli antiossidanti che contiene, combatte i danni dei radicali liberi e promuove la produzione di collagene, aiutando a mantenere l’integrità strutturale e la compattezza della pelle.

Il miele, inoltre, ha proprietà rigeneranti e pro-cicatrizzanti, motivo per cui viene usato sin dall’antichità nella cura delle ulcere dei pazienti diabetici o nella cura di malattie croniche come psoriasi ed eczemi.

Possiede, inoltre, una grande quantità di nutrienti vitali per la pelle, tra cui vitamine e minerali come l’acido gluconico e gli aminoacidi, ideali per nutrire la pelle a livello cellulare. 

Diversi studi hanno dimostrato che il miele è in grado di promuovere la formazione di collagene ed elastina, che aiutano elasticità e compattezza cutanea, e grazie ad una piccola quantità di perossido di idrogeno che contiene, può ridurre le macchie scure e illuminare l’incarnato nel tempo.

Idrata, perché aiuta la pelle ad attrarre e a trattenere l’acqua, che così non si disperde evitando secchezza con rughe ed imperfezioni: la pelle, infatti, appare turgida e rimpolpata. 

Le sue proprietà antiossidanti conferiscono morbidezza e freschezza alla cute, riducendo desquamazione, secchezza e segni conseguenti. Come abbiamo detto, possiede molte sostanze antiradicali liberi, le quali, insieme agli antiossidanti, proteggono le cellule cutanee dai raggi solari, dagli agenti atmosferici e dall’inquinamento.

Inoltre, contro l’invecchiamento, è importante un regolare ricambio cellulare promosso da una abituale esfoliazione ed il miele, con i suoi enzimi naturali ed alfa-idrossiacidi, produce un’esfoliazione delicata, naturale, lasciando la pelle luminosa e senza la necessità di strofinare o utilizzare prodotti chimici aggressivi. Grazie alla presenza di minerali come il fosforo, il magnesio, il calcio, il ferro, il sodio e il potassio, e di vitamine C, B2 e B6, ha proprietà protettive ed energizzanti, per rinvigorire i tessuti soggetti a stress, stanchezza e grigiore. È un emolliente, grazie alle sue capacità anti-infiammatorie, un calmante rigenerante, che ridona elasticità alla pelle e stimola il ricambio cellulare. 

Stella Maiolo, Pediatra

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Terrantiga

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Terrantiga, espressione della biodiversità sarda, dove alle fioriture spontanee di erica arborea, lavandula, asfodelo, cisto si alternano il rosmarino, l’eucalipto, la malva, il trifoglio, il cardo selvatico, è l’unico collettivo di apicoltori esistente in Sardegna. Una tradizione secolare tramandata di generazione in generazione che si traduce in un modello di apicoltura sostenibile, naturale ed etica: un’azienda che fa del biologico un suo pilastro e che fonda le sue attività su concetti quali benessere delle api, qualità della produzione, salvaguardia ambientale.

L’O.P. Terrantiga aderisce a Miele in Cooperativa e al Consorzio a tutela Alveare Italia.

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A San Sperate, a circa 20 km da Cagliari: un Paese Museo con origini antichissime, famoso per i suoi murales e per le incredibili produzioni della terra (come le pesche), le creazioni artigianali e le eccellenze enogastronomiche tipiche. Qui, Terrantiga alleva api locali che, grazie ad un’attenta pratica nomade e al rispettoso presidio del territorio, garantiscono l’impollinazione e la ripopolazione di aree povere di impollinatori, bottinando il nettare tra la rigogliosa macchia mediterranea e le aree costiere di Teulada e Domus de Maria, nell’altopiano di Campeda e sulle montagne Montiferro e Groceano, passando per le pianure fiorite del campidano.

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