L’affresco di Pietro da Cortona

Panciute, dorate, stagliate sul cielo azzurro, le Api sono l’elemento araldico principale della famiglia Barberini e trionfano nei più importanti e significativi monumenti barocchi di Roma, così come sullo splendido affresco di Pietro da Cortona a Palazzo Barberini.

Nel salone principale del palazzo, l’immenso affresco impegnò l’artista per sette anni, dal 1632 al 1639. Emblema della pittura barocca, supera la cornice della grande volta “sfondando” il limite architettonico con un cielo ricco di personaggi e simboli. Il tema è il “Trionfo della Divina Provvidenza”, rappresentata seduta su un trono di nubi, mentre ordina alla Fama di incoronare lo stemma Barberini. 

Lo stemma, nella sua rappresentazione araldica, è quasi scomposto: la forma dello scudo è delineata da due tralci di alloro, il campo azzurro lascia lo spazio al cielo e le grandi api dorate spiccano sotto le chiavi di San Pietro, attributo del Papa.

L’affresco ebbe un successo straordinario sia per la committenza che per una intera generazione di artisti, che divulgarono le soluzioni prospettiche qui sperimentate.

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Terrantiga

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Terrantiga, espressione della biodiversità sarda, dove alle fioriture spontanee di erica arborea, lavandula, asfodelo, cisto si alternano il rosmarino, l’eucalipto, la malva, il trifoglio, il cardo selvatico, è l’unico collettivo di apicoltori esistente in Sardegna. Una tradizione secolare tramandata di generazione in generazione che si traduce in un modello di apicoltura sostenibile, naturale ed etica: un’azienda che fa del biologico un suo pilastro e che fonda le sue attività su concetti quali benessere delle api, qualità della produzione, salvaguardia ambientale.

L’O.P. Terrantiga aderisce a Miele in Cooperativa e al Consorzio a tutela Alveare Italia.

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A San Sperate, a circa 20 km da Cagliari: un Paese Museo con origini antichissime, famoso per i suoi murales e per le incredibili produzioni della terra (come le pesche), le creazioni artigianali e le eccellenze enogastronomiche tipiche. Qui, Terrantiga alleva api locali che, grazie ad un’attenta pratica nomade e al rispettoso presidio del territorio, garantiscono l’impollinazione e la ripopolazione di aree povere di impollinatori, bottinando il nettare tra la rigogliosa macchia mediterranea e le aree costiere di Teulada e Domus de Maria, nell’altopiano di Campeda e sulle montagne Montiferro e Groceano, passando per le pianure fiorite del campidano.

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